domenica 2 giugno 2019

Viale Colombo. La lunga strada verso casa


Sotto il tappeto degli insulti agli avversari e delle false notizie, cercano di nasconderci una Foggia in rovina che abbiamo ogni giorno sotto il naso, davanti agli occhi. Chi conosce la città sa cos'è Viale Colombo. E' una delle vie più vive della città, con decine di attività commerciali, negozi di frutta e verdura, bar, ferramenta, alimentari. Al contrario di altre zone, qui di locali sfitti ce ne sono davvero pochi, per fortuna. Molti amici mi hanno raccontato di come, in questa zona, ci sia stato un forte ricambio generazionale: complice il crollo del valore degli immobili, molte giovani coppie hanno acquistato qui la loro casa. Naturalmente, continuano a esserci anche molti anziani, tra i quali tante insegnanti, molti docenti, impiegati e professionisti in pensione. Viale Colombo è un esempio, purtroppo, di quanto anche il centro cittadino sia stato lasciato all'incuria e all'abbandono non solo dal sindaco Franco Landella ma, soprattutto, dai suoi assessori, da una "squadra" di giunta che in questi anni ha perso tempo in continui litigi, divisioni, minacce di dimissioni, distinguo. Un teatrino squallido per amore della poltrona. "La lunga strada verso casa" di chi abita in Viale Colombo è costellata di marciapiedi in dissesto, sfasciati, pericolosi per gli anziani e i bambini, difficilmente percorribili per chi è costretto a muoversi in carrozzina o per i genitori che portano i propri piccoli nei passeggini. Nei pressi di uno degli ingressi del complesso di San Pio X, quello che affaccia su Viale Colombo, c'è una sorta di "isola ecologica" che però di ecologico non ha nulla. Gran parte del marciapiede, in questo punto, è costantemente occupato da rifiuti di ogni tipo. Da giorni e giorni, c'è un bel mucchio di rami buttati lì, abbandonati, col rischio che qualcuno inciampandosi si faccia male. E poi vetri, decine e decine di cartoni, pezzi di marciapiedi, sedie, rifiuti di ogni tipo. Non c'è cura della città. Se ne sono fregati fino ad ora, e sono passati cinque anni, figuriamoci se saranno riconfermati per un secondo mandato quanto se ne fregheranno di restituire alle vie del centro e alle periferie, al cuore della città e alle borgate, quel poco di cura che farebbe rifiorire Foggia. E' da queste cose che dobbiamo ricominciare, con Pippo Cavaliere. Ricominciare dalle piccole cose che rivestono, però, una enorme importanza. Riparare i marciapiedi, sistemare le strade, dare sicurezza alle persone che camminano per strada e rischiano di farsi male o di dover rinunciare ad attraversare la città, e questo succede soprattutto a chi è in carrozzina e ai genitori che portano i loro bambini nei passeggini. Ricominciamo a restituire la città ai foggiani. Tutta la città, non solo un pezzo di isola pedonale desertificata. 

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