FOGGIA – “Non venendo a inaugurare la Fiera Internazionale
dell’Agricoltura e della Zootecnia, Landella ha fatto un torto alle imprese
foggiane, quelle che hanno creduto e investito anche in questa settantesima
edizione prendendo uno spazio e spendendo soldi per allestirlo”. Pino Lonigro,
candidato al consiglio comunale con la lista “La Città dei Diritti”, interviene
con queste parole sulla polemica sollevata dal sindaco uscente. “C’è chi fugge
davanti ai problemi, scaricando le colpe sugli altri, e chi si rimbocca le
maniche e continua a crederci e a lavorare. La Fiera ha tanti problemi, ma
anche quest’anno ci sono eccellenze assolute del settore agroalimentare
foggiano che hanno creduto in essa”, ha aggiunto Lonigro che ieri, domenica 28
aprile, ha visitato i padiglioni, andando a parlare con produttori e
imprenditori. “Bisogna chiedere a loro come ripensare da zero l’appuntamento
fieristico dedicato all’Agricoltura, il nostro comparto di punta, il settore
capace di creare reddito, occupazione per migliaia di famiglie, portando il
nome di Foggia e della sua provincia in giro per il mondo attraverso le
esportazioni”.
Uno dei suggerimenti, che emerge ascoltando alcuni dei più
importanti imprenditori foggiani presenti in Fiera, è quello di cambiare il
periodo di svolgimento della settimana dedicata al comparto primario: “La
collocazione in maggio fu decisa nel secolo scorso, quando le esigenze erano
diverse”, ha detto ad esempio Rocco Volpone, della “Lombardi Macchine
Agricole”. “Quest’anno siamo presenti con la UNACMA, l’Unione Nazionale
Commercianti Macchine Agricole, ci sono tutti i maggiori rivenditori di
macchine agricole della provincia di Foggia, è un modo per ottimizzare i costi
e professionalizzare ulteriormente la presenza in Fiera”, ha spiegato Volpone. Pietro
Leone, dell’Oleificio Cericola, ha fatto la sua prima Fiera dell’Agricoltura di
Foggia nel 1969. “Ero un dipendente allora, lavoravo per il mio datore di
lavoro che era Paolo Sala. Con quella di quest’anno, sono 50 le edizioni della
Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia di Foggia in cui sono
presente”, ha ricordato uno dei veterani dell’importante appuntamento
fieristico foggiano. “Da operaio, piano piano sono riuscito a mettermi in
proprio. Oggi lavoro con i miei figli”. Gli imprenditori chiedono fiere
specializzate. Delle “biennali” che, di volta in volta, siano dedicate a
settori specifici: l’olio, la produzione e trasformazione dell’ortofrutta, la
ricerca e la tecnologia con l’agricoltura di precisione, gli impianti e le
tecniche di protezione delle colture. “Bisogna organizzare un appuntamento
fieristico che porti qui i buyer internazionali, li metta a diretto contatto
con chi produce, faccia vedere loro le aziende con specifici educational, così
da promuovere le intere filiere, l’integrazione reale fra aziende e territorio
nel quale operano”, ha dichiarato Pino Lonigro che ieri ha iniziato la propria
visita in fiera dal Padiglione Austria. “Ciro Palmieri gestisce questo spazio
con una cura degna di encomio, facendo crescere la sua azienda di importazione
e commercializzazione di capi di bestiame di altissima qualità, curati con
amore e professionalità. Oggi l’azienda è in gran parte gestita dal suo
giovanissimo figlio. Questo significa ricambio generazionale, futuro che vive
già nel presente. Quello che chiedono è che si torni a credere nelle enormi
potenzialità di un quartiere fieristico che non ha nulla da invidiare alle
altre strutture attive in Italia e in Europa. Foggia è una città posta nel
cuore di una delle più grandi province agricole del Mediterraneo. E’ un
orgoglio di cui dobbiamo tornare a essere degni, lavorando insieme, non
fuggendo dalle responsabilità”, ha concluso Lonigro.
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