Il primo maggio ha nuovi significati,
soprattutto per chi un lavoro non ce l’ha. La disoccupazione giovanile e quella
delle donne di ogni età, a Foggia, presenta numeri drammatici. Come drammatica
è la situazione delle persone adulte che hanno perso un lavoro e hanno
difficoltà a ricollocarsi. Un’Amministrazione comunale può fare molto. Il primo
compito del nuovo sindaco e del rinnovato Consiglio comunale di Foggia sarà
quello di elaborare e concordare proprio un Patto per il Lavoro con imprese, start
up innovative, sindacati, organizzazioni di categoria e agenzie per
l’occupazione. Un patto fatto di azioni, oltre che di intenti condivisi.
Si può e si deve ricominciare dal cuore
della città e dalle periferie. Occorre trovare, tutti insieme, dei meccanismi
efficaci che agevolino l’apertura di nuove attività commerciali e imprenditoriali.
Le serrande abbassate, sempre più numerose in più punti della città, sono un
grave danno non solo economico, ma anche dal punto di vista sociale e della
sicurezza: più attività e maggiore presidio del territorio significano non solo
reddito e lavoro per le famiglie, ma anche un migliore livello dei servizi ai
cittadini e un “controllo spontaneo” del territorio. Occorre individuare - in
collaborazione con Forze dell’Ordine, Magistratura e associazioni di categoria
– il modo migliore per proteggere commercianti e imprese dal racket delle
estorsioni. Il pizzo, le “spaccate”, le rapine e le bombe a fini estorsivi sono
una piaga che va contrastata anche attraverso l’informazione, l’attenzione
continua su questo problema, misure che possano fornire un aiuto materiale e
morale a chi ne è vittima ma non vuole e non può rassegnarsi a questo stato di
cose. Il quinquennio che ci lasciamo alle spalle, da questo punto di vista, è
stato fra i più bui e tristi della storia di Foggia.
Un vettore praticamente inutilizzato per la
nascita di nuove professionalità e nuovi posti di lavoro è il turismo, l’incoming,
il complesso di iniziative, programmazione, promozione, servizi e strutture per
accogliere i visitatori e valorizzare il patrimonio storico, culturale e
ambientale della città di Foggia. Alla città capoluogo non mancano né
gli attrattori turistici né, a giudicare dai dati su arrivi e presenze, una
base di partenza sulla quale lavorare per incrementare i flussi: nel 2016 (dati
Regione Puglia) Foggia ha totalizzato 62.036 arrivi di visitatori e 126.376
pernottamenti. E’ chiaro che la Città delle Tre Fiammelle non è il Gargano. Il
capoluogo può attrarre un turismo diverso da quello delle classiche mete
turistiche. Gli Ipogei Urbani, la Cattedrale e l’itinerario delle chiese, il
Museo Civico, il Teatro e il Conservatorio dedicati a Umberto Giordano, la
Villa Comunale e Piazza Cavour sono solo alcune delle bellezze e peculiarità da
cui partire per proporre itinerari che facciano scoprire anche le borgate
storiche (Borgo Incoronata con il suo Parco Regionale e il grande Santuario),
la campagna foggiana, i siti archeologici e i borghi più vicini. Un potenziale
praticamente inutilizzato è quello dato dall’integrazione fra turismo, fattorie
didattiche e aziende agroalimentari: cantine, caseifici, frantoi storici, maneggi
e allevamenti sono presenti in tutto il territorio, caratterizzandosi in
moltissimi casi come assolute eccellenze.
L’ampliamento della zona Asi, il
rifacimento dei mercati generali, la cura della città con la nuova
programmazione di infrastrutture e servizi: Con il CIS, il Contratto
Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata, e i fondi già disponibili nel
Patto per la Puglia, Foggia ha l'occasione di porsi concretamente al centro
dello sviluppo dell'intera provincia. Fra i progetti, c'è anche la creazione di
un grande distretto agroindustriale. Fondamentale è la progettazione della
piattaforma logistica intermodale dell'ASI, per la quale sono stati stanziati
40 milioni di euro. Il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale che saranno
eletti il 26 maggio avranno il compito di rilanciare la programmazione dello
sviluppo dopo i cinque anni di completo immobilismo dell'Amministrazione
Landella.