FOGGIA – “Fra tre anni, il Villaggio Artigiani di Foggia
compirà mezzo secolo. Non possiamo permettere che ci arrivi nelle condizioni in
cui è oggi: isolato dalla città, con strade dissestate e incroci
pericolosissimi, senza illuminazione e sicurezza, in una situazione che lascia
scontenti gli imprenditori che ci hanno investito e coloro che ci vivono senza
vedersi garantiti, pienamente, tutti i diritti di veri residenti, di veri
cittadini”. Pino Lonigro, candidato al Consiglio comunale con La Città dei
Diritti a sostegno di Pippo Cavaliere, ha fatto un sopralluogo al Villaggio Artigiani,
documentando con una serie di fotografie lo stato in cui versa una zona
importante di Foggia, dove attualmente operano quasi 400 imprese, circa 4mila
addetti, e vivono numerose famiglie, molte di più di quelle direttamente legate
alle attività artigianali e commerciali attive nella zona. “L’infrastrutturazione
interna, per quanto riguarda la viabilità, non copre l’intera superficie del
Villaggio, lasciando scoperto circa il 15% dell’area. In molti punti i
marciapiedi semplicemente non esistono, mentre in altri si trovano
completamente dissestati, privi di manutenzione da anni. L’incrocio all’altezza
di Euronics è pericolosissimo, ogni anno vi si verificano numerosi incidenti,
ma nonostante le segnalazioni nulla è stato fatto per cambiare la situazione
con l’attivazione di un sistema semaforico o la costruzione di una rotonda.
Molto pericolosa è anche la strada che dal nuovo supermercato Eurospin conduce
proprio all’incrocio citato: sono diverse le traverse che si immettono su
quella via, ma la segnaletica verticale e orizzontale così come l’illuminazione
sono assolutamente insufficienti a scongiurare il rischio di incidenti”, ha
aggiunto Lonigro. Anche qui, dove in teoria sarebbe dovuta essere più agevole,
la raccolta differenziata è un fallimento. Il Villaggio Artigiani prese vita
nel 1972. Quattro anni più tardi, gli artigiani si consorziarono nel CON.ART. “All’epoca,
le aziende insediate erano 36 su un’area coperta di 12.600 metri quadri e una
zona destinata a infrastrutture e servizi pari a 23mila metri quadri. Nel
tempo, però, il Villaggio Artigiani si è ingrandito e, di fatto, è diventato
una ‘zona mista’, dove accanto alle imprese artigiane sono sorte attività
commerciali e, in diversi stabili, abitano molte famiglie, tanti nuclei
familiari che chiedono di avere giustamente i diritti e i servizi di qualsiasi
altro cittadino foggiano.
“Oggi occorre armonizzare le due diverse esigenze:
quelle dei residenti e le legittime aspettative degli imprenditori che hanno
insediato nella zona le loro imprese. Non esiste, ad oggi, un progetto di
riqualificazione capace di attingere ai fondi destinati a migliorare i servizi,
ad attivare una efficiente rete di videosorveglianza, a migliorare
l’accessibilità di un’area che, pur trovandosi in posizione urbanisticamente
vantaggiosa, è di fatto isolata dal contesto cittadino. Va inoltre monitorata
la presenza di amianto in alcune vecchie strutture, per avere la possibilità di
avviare azioni di bonifica utili a preservare la salute di chi vive e opera nel
Villaggio Artigiani. L’immagine restituita da tutta la zona, purtroppo, è
quella di un’area abbandonata a se stessa, dove la sciatteria e il disinteresse
dell’Amministrazione comunale uscente ha causato condizioni oggettive di
degrado alle quali bisogna rimediare facendo le cose per bene e ascoltando le
esigenze di chi, ogni giorno, vive e lavora nel Villaggio Artigiani”, ha
concluso Lonigro.
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