FOGGIA – Aree destinate a verde pubblico abbandonate e
trasformate in discarica, strade dissestate che diventano grandi pozzanghere
con la pioggia, l’assenza pressoché totale di spazi verdi attrezzati per i
bambini, nessun vero parco pubblico, un traffico congestionato e pericoloso
soprattutto negli orari di uscita dalle scuole. “La situazione del Rione
Martucci è quella che abbiamo documentato in questo dossier fotografico
realizzato oggi, martedì 14 maggio 2019. Sono nato
e vivo in questo quartiere, ne conosco ogni angolo e la storia. Fui io a
interessarmi dell’installazione dei dossi artificiali che ora sono
completamente saltati. Mi interessai direttamente anche del PIRP, il Programma
Integrato di Riqualificazione delle Periferie che destinava al Martucci-Diaz
circa 4 milioni di euro: bisogna chiedere a Landella perché né quel piano né
altri progetti siano mai stati portati a termine o ideati ex novo per
migliorare i quartieri di cui stiamo parlando. Venite a farvi una
passeggiata da queste parti: i marciapiedi praticamente non esistono, invasi
come sono da erbacce e vegetazione senza manutenzione; la sera è ancora peggio,
perché la pubblica illuminazione è insufficiente. Foggia ha avuto i finanziamenti
per ben due reti pubbliche di videosorveglianza, ma il Rione Martucci, così
come il Villaggio Artigiani, il Rione Diaz e altri quartieri decentrati sono
stati sempre esclusi, nemmeno considerati per ciò che attiene alla sicurezza. Il progetto di riqualificazione che avviammo, e che
Landella non ha mai portato a termine, prevedeva la creazione di un vero parco
giochi, la riqualificazione completa di Via Raffaele Petrilli, un vero e
proprio ‘budello’ di cemento e degrado con fabbricati fatiscenti. La situazione
è perfino peggiore nel Rione Diaz: qui un parco giochi c’è, fu
realizzato dall’Amministrazione Ciliberti, ma le attrezzature ludiche per i
bambini sono rotte, arrugginite, con altalene senza seggiolini. Anche al Rione
Diaz, marciapiedi e strade sono dissestati, senza manutenzione, in alcuni casi con
tratti impercorribili. Per non parlare dei cassonetti per l’immondizia, la
maggior parte dei quali in stato di evidente degrado, che non sono mai stati
sostituiti. In questi giorni, le cassette postali dei condominii di tutta la
città sono state riempite da ‘Foggia Informa’, una pubblicazione di 30 pagine in
cui Landella racconta i suoi cinque anni di attività amministrativa. Cinque
anni, 30 pagine, più di 1800 giorni di amministrazione e niente, nemmeno
una parola su come sono ridotti i nostri quartieri periferici. Neanche una
parola sul Rione Martucci, il CEP, il Rione Diaz, la zona del Salice,
Candelaro, via Lucera, le baracche in lamiera e cemento vicino al Palazzo di
Giustizia e quelle poste nel cuore di Foggia. Cosa è stato fatto per via San
Severo e per quei quartieri negli ultimi cinque anni? Nulla è stato fatto anche
per le periferie più lontane dal nucleo della città, vale a dire le borgate:
Tavernola è al buio, con strade pericolosissime; Segezia, Arpinova e Cervaro
sono state completamente abbandonate. Le potenzialità di Borgo Incoronata
restano inespresse, dimenticate. Landella può inventarsi di tutto, ma la
situazione purtroppo è quella che vediamo. Mancano luoghi pubblici, strutture
dove gli anziani possano ritrovarsi, dove i giovani possano organizzare corsi, iniziative,
concerti. Non ci sono strutture sportive. Al Rione Diaz il passaggio a livello
strozza il quartiere, crea code, disagi, scie di smog. Cosa è stato fatto per
il CEP? A Candelaro, in via Lucera, al Salice, ma anche nella zona 167 nulla è
stato fatto. E infatti nulla c'è scritto in quelle 30 pagine di propaganda.
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