FOGGIA – Se sarò eletto consigliere comunale, devolverò ogni mese l’intero ammontare dei miei gettoni di presenza alle
associazioni di volontariato della città. Ogni mese, sarò io stesso a consegnare il compenso maturato da consigliere
comunale nelle mani del presidente o legale rappresentante delle associazioni
che, di volta in volta, si candideranno a ricevere la cifra. Io vivo del mio
lavoro, da sempre. La mia non è una trovata
pubblicitaria, ho tante persone che mi conoscono e mi apprezzano, sanno qual è
il mio impegno e la passione che mi ha sempre motivato a fare politica. Io
spero che, sul mio esempio, tanti altri consiglieri comunali facciano lo
stesso e si impegnino pubblicamente a devolvere i loro gettoni di presenza. Ogni mese, in questo modo, oltre al contributo da me consegnato,
l’associazione di volontariato avrà spazio e attenzione per illustrare alla
città, attraverso una conferenza stampa, le attività che svolge in favore della
collettività”.
Nonostante Landella, ci sono anche cose che funzionano a
Foggia, una di queste è il volontariato. Per quanto hanno fatto negli
ultimi cinque anni e ancora prima, bisogna ringraziare una per una le
volontarie e uno per uno i volontari che ogni giorno donano qualcosa di loro
stessi alla Comunità: il tempo, la cura, un sorriso, un sostegno morale e
materiale a chi è in difficoltà. Per far rinascere Foggia, dobbiamo
ascoltare anche loro, il popolo del volontariato, fatto di donne e di uomini,
di giovani e anziani. Di persone che non ne hanno di più, ma di più ce ne
mettono: in impegno, fiducia, solidarietà concreta, amore. Ho avuto modo
di conoscere personalmente molte di quelle persone, e di apprezzarne l'impegno.
E' accaduto quando mio padre era ospite della Fondazione Palena. A loro va il
mio grazie di cuore per aver accompagnato un tratto di un percorso, alleviando
il dolore, portando conforto. Il Centro di Servizio al
Volontariato di Foggia ha censito 156 associazioni di volontariato, 113
associazioni di promozione sociale, 12 fondazioni, 80 cooperative sociali, 28
onlus e altre 68 associazioni che si occupano di cultura, sport, arte, teatro,
integrazione e disabilità. Dobbiamo supportare il lavoro delle
associazioni, sentire di cosa hanno bisogno per continuare al meglio il
loro impegno, assicurarci che abbiano una sede nella quale ritrovarsi,
programmare e operare, fargli sentire l’apprezzamento e il sostegno delle istituzioni,
incoraggiare loro a continuare. Un esempio da seguire è quello del Comune
di Bologna e di tante altre istituzioni cittadine che hanno adottato il ‘Patto
di collaborazione tra cittadini e amministrazione’. Si tratta di un vero e
proprio regolamento che istituisce una rete, fornisce strumenti, facilita il
lavoro delle associazioni e, soprattutto, fa in modo che gruppi di cittadini
possano agire nei loro quartieri, nei parchi, nelle città per sviluppare azioni
inedite di welfare e per la cura dei beni comuni”. Ecco come il progetto è
spiegato da “Secondo Welfare”: “Il Regolamento prevede la possibilità, da parte
dei cittadini o organizzazioni della società civile di proporre un
intervento (gli esempi vanno da interventi di cura di spazi pubblici esistenti
come gestire un giardino di quartiere in modo condiviso, alla riqualificazione
di un’area urbana, al riuso di un edificio, a servizi di solidarietà
sociale) che si realizza con il contemporaneo impegno dei cittadini
proponenti e del Comune. Quest’ultimo assicura sempre un proprio supporto:
mettendo a disposizione i propri mezzi di comunicazione diffusa, il lavoro di
dipendenti comunali e le attrezzature per i diversi settori di intervento
pubblico locale, le proprie reti con altri soggetti”.
leggi anche "PINO LONIGRO VAI A LAVORARE" (clicca qui)
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